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Claudia Lucchesi. Cantina La Biòca

Le interviste dei Calici Rosa e il Coronavirus


Continuano le nostre chiacchierate con i produttori per cercare di comprendere meglio, insieme a loro, quale è la situazione delle loro aziende e del mercato del vino in questo momento in cui l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus è ancora in pieno corso. Oggi abbiamo incontrato – sempre virtualmente Claudia Lucchesi, responsabile commerciale e anima della Cantina La Biòca, azienda che si trova a Monforte d’Alba (Cuneo). Ci troviamo ovviamente nel cuore dello splendido panorama delle Langhe, terra nota per le meravigliose uve Nebbiolo e patria di importanti vini quali il Barolo e il Barbaresco.

  1. Claudia, in questo momento drammatico dovuto al Coronavirus, ci potresti raccontare come è attualmente la situazione sul vostro territorio? Le Langhe sono un territorio fortunato e anche in questo caso sono state graziate. Qui infatti il numero delle persone colpite dal virus è molto basso così come lo è anche quello delle persone che purtroppo sono decedute a causa del Covid-19. Probabilmente ha giocato a nostro favore il fatto che il periodo di maggior contagio sia avvenuto tra Gennaio e Febbraio, mesi nei quali la Langa si riposa dopo un lungo periodo lavorativo che inizia con la vendemmia e prosegue poi con altri famosi eventi -quali per esempio la fiera del tartufo di Alba- che costituiscono un forte richiamo turistico. In quel periodo la Langa chiude e si ferma. Si ferma la vigna che viene potata e che fino a Marzo sonnecchia beata. Si fermano i vignaioli il cui unico compito è quello di assaggiare il vino e seguirne l’evoluzione. Si fermano i ristoratori, gli enotecari, i winebar e di conseguenza si ferma anche il turismo. Quindi, quando è uscito il decreto “state a casa”, noi di fatto lo eravamo già da tempo e questo ci ha esposto meno alla diffusione della pandemia.

  2. Per quanto riguarda la tua attività di produttore come pensi che si evolverà nel vostro settore? L’evoluzione è già iniziata, si lavora molto di più tramite mail, telefono e vendite on-line. Il commercio si sta spostando in maniera neanche troppo silenziosa verso virtuale, per lo meno attualmente è così. Io stessa faccio piccoli spot su Facebook e ho visto molti altri colleghi fare altrettanto. Non potendo essere più presenti fisicamente cerchiamo di esserlo nel mondo del web

  3. Come vedi la attuale situazione del mercato? Ad oggi la situazione del mercato è grigia, lo scenario non è bello e anche a breve/medio termine non lo sarà. Anche in questo caso si parla di cambiamento: delle abitudini, dei prezzi e del modo di lavorare. Di sicuro tutti ci verremo incontro per affrontare questa situazione così difficile e triste. Purtroppo dovremo fare fronte ad una diminuzione della clientela perché i più fragili non avranno la forza economica di riaprire le loro attività

  4. Ad oggi avete già ricevuto aiuti dallo Stato o dall’Unione Europea? È con amarezza che vi dico di no. Non abbiamo avuto alcun tipo di aiuto dallo Stato, essendo noi una di quelle Aziende che non si sono mai fermate. Questo perché ovviamente Madre Natura non aspetta, il ciclo della vigna va avanti e così molto probabilmente non avremo diritto a nessun tipo di aiuto. Inoltre poi visto che i primi due mesi dell’anno -commercialmente parlando- erano partiti molto bene, ora, ad esempio, non abbiamo neppure diritto alla sospensione dei versamenti fiscali del 16 Aprile nonostante la difficoltà a reperire liquidità.

  5. In questa situazione così complicata quali ritieni che potrebbero essere gli interventi più urgenti che potrebbero servire per aiutare le aziende e il mercato? La risposta è: RIAPRIRE (e Claudia lo scrive con lettere maiusole n.d.r.), ovviamente tutelandoci con i dispositivi di protezione individuale e con le precauzioni necessarie, ma non è più sostenibile fermare tutto. Oppure rischieremo di rimanere sul sofà a vita.


Da persona e da imprenditrice piena di vita e di grinta quale è Claudia l’imperativo per lei è solo uno: ripartire! Auspicando che ciò avvenga al più presto, seppure con le precauzioni del caso, in modo da riprendere in mano le vigne e le aziende. Del resto in piemontese la parola “biòca” indica una persona decisa e siamo sicure che la determinazione e la competenza di Claudia, assieme a tutte le persone che lavorano con lei, saranno ben ripagate.

15 aprile 2020



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