L'Angolo di Rosa
Personaggi: Messer Oto: Aglianico del Vulture 2015. Fegh: il mio fegato, nobile, sofisticato, incurabile. Si apre la scena su un banchetto rinascimentale, cacciagione e carni diverse, sul desco piatti ricolmi e calici.
Messer Oto: — con un inchino — Sia il vostro desinare più gradito! La mia presenza, da Voi richiesta, vi accompagni nel piacere della gustazione. Fegh: Avanzi Lei, con quel suo mantello bordolese, e si palesi. Messer Oto: Son qui per servirLa, ambasciatore di una terra lontana, meridionale ed impervia. Terra verde, solare, abitata da draghi ancor prima che da Ellenici e Lucani. Fegh: Mi dissero e vi ammiro, risalire al vulcano, dopo aver conosciuto il mare é motivo di forza ed orgoglio, riconosco in Voi curiosità, tenacia e abilità. Vostro destriero è Chronos... Ma lasciate che sia il succo a narrarne, Messer Oto, il nettare di quelle vigne cresciute tra fuoco e cielo. Messer Oto (liquefattosi) : Son rosso leggiadro, non ho conosciuto legno, solo acciaio; profumo di bacche rosse e terra, di erba calpestata da cavalli. Porto l’ardire di un frutto dalla lunga maturazione ed il sapore delle ceneri e delle nevi che lo hanno nutrito... Nel donarmi a Voi chiedo la Vostra comprensione, cosa più Vi aggrada del mio fluire? Fegh: Siete diritto e corposo, portamento eretto e superbo di nobile progenie. Frutta colta all’alba, il tannino appena verde stuzzica le papille del gusto... Morbida ebrezza dissimulata dalla musicalità del vostro passo (13,5%). Confermo la mia scelta. — Fegh si alza dallo scranno richiamando i servi col gesto del braccio — Fegh: Messere Oto, resterete in questa magione financo vi saranno cibarie!
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